lunedì 19 dicembre 2011

L'impegno politico e giuridico del Governo a bandire un'asta onerosa per l'assegnazione delle frequenze tv

Il Min. Passera ha risposto con grande imbarazzo alla - per una volta - insidiosa domanda di fazio: - "non decido da solo" (scaricabarile?) + "la situazione tecnologica ed economica è cambiata" (può essere la motivazione per revocare il provvedimento del beauty contest) - "verosimilmente non lo tollereremo" (verosimilmente?) - "è un'imboscata, proprio questo non era previsto" (aveva il domandario?). Ma c'è un vincolo giuridico: l'odg Di Pietro
impegna il Governo * ad adottare nell'ambito delle proprie competenze le opportune iniziative volte a revocare il citato bando in modalità beauty contest attraverso il quale sei frequenze verranno con assoluta probabilità assegnate a costo zero alla Rai e a Mediaset; * ad adottare nell'ambito delle proprie competenze le opportune iniziative affinché l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni stabilisca le condizioni economiche di assegnazione tramite gara delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale;
L'odg accolto dal Governo lo vincola di fronte all'Assemblea:
ex art. 143.3 RC ... le Commissioni possono «chiedere ai rappresentanti del Governo di riferire, anche per iscritto, in merito all'esecuzione di leggi e all'attuazione data a mozioni, a risoluzioni e ad ordini del giorno approvati dalla Camera o accettati dal Governo». Ciò comporta, da parte delle Commissioni «in sede politica» ... la possibilità di verificare il rispetto e l'attuazione, da parte del Governo, delle deliberazioni camerali di indirizzo. (Stefano Sicardi, CONTROLLO E INDIRIZZO PARLAMENTARE, in Digesto disc. pub., 1989, § 15)
Vigileremo perché l'impegno assunto di fronte alla Camera - impedendo alla stessa di votare il testo dell'odg - non venga disatteso.

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