martedì 30 aprile 2013

Buttar giù lo studente dall'amaca



Non credo che le larghe intese abbiano molto a che fare con questa svolta, forse è soltanto una coincidenza.
Di certo a sinistra qualcosa sta cambiando.
Questa amaca di Serra dimostra che una piccola crepa nel macigno che schiaccia il 34% dei giovani italiani disoccupati per vocazione, oltre che a causa della condizione economica contingente.
Fino a ieri era un diritto inviolabile urlare in tv il proprio odio nei confronti del caimano che ha rubato il futuro (non solo e non tanto alle innocenti olgettine, ma anche e soprattutto) a tutti gli italiani onesti sotto i 40 anni.

A partire dal 27 aprile 2013 tutto questo non sarà più possibile: se vorranno urlare dalla tribuna del Tribuno dovranno precisare quali "sussidi" i nemici del Popolo stanno tagliando, dovranno dare una parvenza di senso ai loro discorsi, dovranno dare un oggetto alla loro rabbia.

Certo, non è ancora il riconoscimento delle responsabilità che, nell'aggravamento della crisi, vanno addebitate a una generazione intera, la più lagnosa. 
Non quella dei padri, ai quali sempre si imputa l'accumulazione del debito, ma quella dei figli, che da domani troveranno un granello di supporto in meno in quei giornaloni che non hanno mai rinunciato alla prospettiva della lotta studentesca del '68 ed accecati dal sogno del nuovo mondo non si sono accorti del fatto che nessuno di questi professionisti della protesta ha mai letto Gramsci.

Al massimo l'avranno sentito recitare da formigli...



lunedì 29 aprile 2013

Piccoli somari crescono e diventano precari




La storia del bimbo viziato raccontata da Gramellini mi riporta alla mente solo una voce: una ragazza che urla a Berlusconi: "Mi hai rovinato la vita, sono disoccupata" il giorno dell'elezione di Napolitano.

Questi ragazzini viziati sono gli studenti universitari che oggi fanno ricadere sul sistema i loro fallimenti e domani addebiteranno alla politica le loro difficoltà nel trovare o mantenere un lavoro, senza prendere in considerazione la possibilità di aprire una pizzeria.



http://www.lastampa.it/2013/04/27/cultura/opinioni/buongiorno/precari-e-somari-VeDpApv1lk1Xw2jPRR031J/pagina.html

BUONGIORNO
27/04/2013

Precari e somari

MASSIMO GRAMELLINI
«Ho 32 anni e un dottorato di ricerca in lingue straniere. Per sbarcare il lunario e pagare l’affitto dell’appartamento che condivido con il mio compagno ho accettato di dare lezioni private a un quattordicenne svogliato e apatico. Di fronte alla mia ennesima esortazione a cercare il significato di un verbo sul vocabolario di latino, il ragazzo si oppone perché “tanto è come dico io...” (in latino ha la media del 4).  

Cerco di spiegargli con calma che per migliorare è necessario uno sforzo maggiore - compreso quello di sfogliare le pagine del vocabolario - ma lui niente. Allora lo riprendo con maggiore enfasi, dicendogli che nello studio c’è bisogno anche di un po’ di umiltà. Diventa viola dalla rabbia, assume il tono della vittima e mi sbatte la porta di casa in faccia. Il giorno dopo ricevo un sms dalla madre del ragazzino (si faccia attenzione alla modalità di comunicazione scelta della signora). Afferma di avere constatato il turbamento del figlio a seguito delle mie ingiuste critiche. E mi spiega che il rimprovero non è un approccio corretto verso un ragazzo che andrebbe invece appassionato allo studio. In conclusione mi ha “licenziata”. Noi giovani disoccupati viviamo costantemente sotto ricatto: di un contratto a tempo, di un datore di lavoro che sfrutta la tua condizione precaria e perfino di un ragazzino viziato la cui pigrizia è alimentata da genitori che lo giustificano. Se fossi stata zitta e l’avessi assecondato, adesso avrei ancora quel lavoro. Malgrado questo, una parte di me si rallegra di avere ricevuto un’educazione diversa». 
(Lettera firmata a Specchio dei tempi). 

sabato 27 aprile 2013

Il tradimento del chirichetto

Oggi è successo qualcosa di nuovo. Molto nuovo.
Sì, certo. Un nuovo governo, il primo governo politico PD-PDL, il primo ministro incolore italiano.

Ma c'è un segnale più importante. Chieri-fazio ha trattato un ospite con scarso riguardo.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6b4bd410-0ab1-4f9d-9ad2-8f2c77addb83.html

Si nota fin dalle prime battute: lo presenta premettendo che le cose sono cambiate, che il nuovo governo ha sconvolto tutto.
Il senso di questa frase, l'espressione, la velocità della voce dicono: <>

"senta renzi" (la minuscola sta nel tono), non lo guarda negli occhi. Anzi, guarda i fogli, l'aria seccata.

Che fine fa la rottamazione di Renzi, se neanche Fazio ci crede più?
http://www.cittafutura.al.it/Public/_Media/Site019/Monti%20e%20Fazio@@2611201200202754.jpg