Sono giunto a una conclusione: in Italia l'opinione pubblica giudica i giornalisti televisivi sulla base degli ospiti che fanno loro l'onore di presenziare alle illustri trasmissioni da questi condotte.
L'esempio principe, ça va sans dire, è il piccolo e indifeso fabio fazio, ma emuli vicini al sorpasso ai danni del maestro sono piroso e la gruber.
Un esercizio utile per guarire dalla malattia potrebbe essere ascoltare le domande (o, più semplicemente, i futili interventi) che il conduttore rivolge al luminare che, di volta in volta, si trova di fronte.
* Questa di fazio è fantasiosa, ma le domande mi sembrano vere più che verosimili
* Di recente, piroso non ha trovato nulla di più interessante da dire al procuratore Grasso che "gli usurai a Roma si chiamano cravattari" e "i soldi in Sicilia si chiamano piccioli".
* Per la gruber scegliete voi la puntata, forse l'ultima intervista a Travaglio
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